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Sheinbaum risponde a Lilly Téllez: "Non devi fare la vittima".

Sheinbaum risponde a Lilly Téllez: "Non devi fare la vittima".

In un clima politico segnato da accuse e scontri mediatici, la senatrice del PAN Lilly Téllez si è nuovamente posta al centro della controversia quando ha dichiarato a Fox News di essere vittima di minacce, persecuzioni politiche e possibili tentativi di espulsione dal Senato.

Le sue parole hanno trovato immediatamente riscontro sia nell'opposizione che nel partito al governo. Diversi membri di Morena l'hanno accusata di "tradimento" per aver sostenuto l'idea di un intervento diretto degli Stati Uniti nella lotta contro i cartelli messicani.

Nel corso della sua conferenza stampa mattutina, nota come "Conferenza mattutina del popolo", la presidente Claudia Sheinbaum ha respinto fermamente le dichiarazioni di Téllez:

"Non è nostra intenzione squalificarla o sporgere denuncia. Non è obbligata a vittimizzare se stessa. Se chiede protezione, il governo può concedergliela."

Il presidente ha ricordato che durante la campagna elettorale la senatrice ha potuto contare sulla protezione della Guardia Nazionale e che, qualora ne avesse nuovamente bisogno, il governo messicano è in grado di garantire la sua sicurezza.

Sheinbaum ha insistito sul fatto che i conflitti politici dovrebbero essere risolti all'interno del Paese e non nei forum internazionali:

"È molto importante per il Messico sapere chi è chi. Le controversie nel Paese vengono risolte in Messico."

Con ciò, la presidente ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Téllez, che ha accusato di aver portato la discussione al di fuori dei forum nazionali, indebolendo la sovranità del dibattito politico.

Le accuse di persecuzione politica non sono una novità nella politica messicana. La stessa Sheinbaum ha ricordato come, nel 2005, l'allora presidente Vicente Fox avesse spinto per l'impeachment di Andrés Manuel López Obrador, un evento che ha creato un precedente nella storia contemporanea del Paese.

Confrontando questa esperienza con il caso di Lilly Téllez, la presidente ha sottolineato che la sua amministrazione non ricorre a pressioni politiche né cerca di limitare la libertà di espressione dell'opposizione.

Sebbene la senatrice insista sull'esistenza di un rischio personale, non ha ancora formalmente richiesto misure di protezione. Il presidente, da parte sua, ha concluso che non vi è alcun rischio immediato per la parlamentare, a meno che non sia lei stessa a richiedere la protezione dello Stato.

Pertanto, lo scontro tra Téllez e Sheinbaum non riflette solo lo scontro tra il partito al governo e l'opposizione, ma anche la disputa sulla narrazione internazionale sul Messico e sul ruolo degli Stati Uniti nella lotta alla criminalità organizzata.

La Verdad Yucatán

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